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venerdì 26 dicembre 2008
Buone Feste e buon 2009
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lunedì 15 dicembre 2008
Organismo di Gestione per la Riserva Borsacchio
lunedì 1 dicembre 2008
Riserva Borsacchio alla Provincia di Teramo
- Il Presidente del Comitato nominato dalla Provincia di Teramo.
- Due rappresentanti del Comune di Roseto (Convenzionalente uno di maggioranza e l'altro di opposizione).
- Un rappresentante del Comune di Giulianova.
- Un rappresentante delle Associazioni di protezione ambientale di interesse nazionale (L.349/85).
- Un rappresentante dell'associazionismo locale (associazioni iscritte all'Albo provinciale).
- Un rappresentante delle Università o centri di ricerca locali.
- Un rappresentante del Corpo Forestale dello Stato.
domenica 9 novembre 2008
Ciclisti ed Ambientalisti, alleanza importante!
venerdì 7 novembre 2008
Pineto ... si può fare, basta volerlo!
lunedì 3 novembre 2008
Petrolieri in Adriatico
John Craven, direttore esecutivo della Petroceltic International: «L'Italia è un buon posto dove fare business. Le condizioni fiscali sono favorevoli, i costi di estrazione bassi, non ci sono rischi politici, le infrastrutture sviluppate, la competizione è limitata ed i produttori possono beneficiare di prezzi elevati per quanto riguarda petrolio e gas».
La vicenda è sbarcata qualche giorno fa in Parlamento. Il senatore Legnini ha interrogato il ministro dell'Ambiente. «Risultano rilasciate varie autorizzazioni per l'estrazione di petrolio e gas su terra e mare. E' in fase di avvio il centro Oli di Ortona, contro cui si è schierato il consiglio regionale abruzzese. E, soprattutto - ha dichiarato l'onorevole del Pd - risultano rilasciati nove permessi di ricerca petrolifera alla Petroceltic, per un totale di circa 2.500 chilometri quadrati, sul Mar Adriatico». Risposta del ministro Vito: «Confermo l'apprezzamento del Governo rispetto alla prosecuzione delle attività di ricerca e estrazione, che rivestono una grande importanza nel quadro del fabbisogno energetico del Paese».
Chi ci guadagna? Lo Stato incassa cinque euro e sedici centesimi per metro quadro in concessione annuale: una miseria che non tiene conto dei probabili danni ambientali «Con pochi soldi possono sfruttare ed inquinare l'Abruzzo e l'Adriatico infischiandosene di noi cittadini», risponde Giusto Di Fabio, presidente del Comitato Natura Verde. «Siamo molto preoccupati - gli fa eco Maria Rita D'Orsogna, docente alla California State University at Northridge di Los Angeles - Questo petrolio è di scarsa qualità, pieno di impurità e di zolfo. E' solo speculazione. L'Adriatico impiega 100 anni per ripulire le acque superficiali. E ogni minimo incidente si trasformerebbe in una catastrofe» attesta la scienziata.
Nel capitale di Petroceltic International è recentemente entrato (quota del 22,6%) il gruppo spagnolo Iberdrola, con un aumento di capitale da 55 milioni di dollari, da usare per finanziare le nuove esplorazioni in Adriatico.
Tratto da: La Stampa del 28/10/2008
venerdì 17 ottobre 2008
INCREDIBILE: la spostano davvero!!!!
lunedì 13 ottobre 2008
Spostate la Riserva, passa la strada!
Ora, al riguardo, dal quotidiano “il Centro” del 10 ottobre scorso si apprende che i nostri politici stanno lavorando ad una soluzione: “Spostare la fascia di rispetto della Riserva naturale «Lago di Penne» per salvare la strada Mare-monti. È l’idea lanciata dal consigliere provinciale del Pd Enzo Di Simone, presidente della commissione provinciale Lavori pubblici (…) secondo Di Simone «occorrerebbe spostare la fascia di rispetto della riserva. In quel caso, la strada non ha più vincoli giuridici e ambientali e si può riaprire il cantiere»”.
UN GENIO, non c'è che dire!!!!
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venerdì 3 ottobre 2008
Borsacchio. Ancora cemento .... anche in Riserva!
sabato 27 settembre 2008
Al Parco del Delta del Po ratifica avvenuta per la CARTA di CERRANO
Nella giornata di ieri nella sala conferenze dello splendido Giardino Botanico Litoraneo del Parco Regionale Veneto del Delta del Po è stato ratificato il documento di indirizzo di AdriaPAN, il net-work delle aree protette dell'Adriatico, chiamata appunto Carta di Cerrano in onore al luogo dove fu concepita.
Hanno sottoscritto la "carta" almeno un'area protetta per ogni regione italiana che affaccia sul mare Adriatico ed ora si apre alla ratifica delle aree protette slovene, croate, montenegrine, albanesi e greche, secondo un programma di adesioni che si avvierà dal 6 ottobre prossimo nell'incontro su AdriaPAN-Adriatic Protected Areas Network, che si terrà a Barcellona (Spagna) in occasione del IV World Conservation Conference dell'IUCN (International Union for Conservation of Nature).
Leggi la notizia su: http://triviadicerrano.blogspot.com
Queste le aree protette che hanno già ratificato la Carta di Cerrano:
-Riserva Naturale Marina “Miramare” di Trieste;
-Consorzio Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” di Pineto(Te);
-Parco Naturale Regione Veneto “Delta del Po” – Rovigo;
-Parco Naturale Regione Emilia Romagna “Delta del Po” – Ferrara;
-Zona di Tutela Biologica “Tegnue di Chioggia” - Venezia;
-Riserva Naturale Regione Marche “Sentina” – Ascoli Piceno;
-Riserva Naturale Regione Abruzzo “Calanchi di Atri” – Teramo;
-Riserva Naturale Regione Abruzzo “Lecceta di Torino di Sangro” – Chieti;
-Riserva Naturale Regione Abruzzo “Grotta delle Farfalle” - Chieti;
-Riserva Naturale Marina “Torre Guaceto” – Brindisi.
Hanno infine aderito come supporto tecnico organizzativo:
-AIDAP-Associazione Italiana Direttori e funzionari Aree Protette
-WWF MedPO- Mediterranean Programme Office.
lunedì 22 settembre 2008
Al Delta del PO per la Carta di Cerrano
La partecipazione al workshop è libera e gratuita. L'adesione alla Carta di Cerrano può avvenire in qualsiasi momento attraverso il sito: http://triviadicerrano.blogspot.com/..
lunedì 11 agosto 2008
Arrivano le nuove AMP ?

Con l’arrivo del nuovo Ministro si è accesa subito, infatti, una importante discussione sui Parchi che dovranno diventare Fondazioni, così come anche sui divieti di assunzione imposti alle Pubbliche Amministrazioni, che di fatto paralizzano le Aree Protette italiane, non solo Marine. Nulla si era fino a ieri saputo, invece, di cosa accadesse nelle procedure istitutive di quelle AMP ormai in via di definizione ultima.
Finalmente una luce: "E' intenzione del Ministro dare piena attuazione al sistema delle aree marine protette" queste sono le parole ufficiali provenienti da Roma “I quattro Parchi già definiti: Costa degli Infreschi, S. Maria, Castellabbate e Torre Cerrano, andranno a regime dal gennaio del 2009. Il Parco Marino del Piceno è tra quelli che hanno ancora il procedimento in corso, insieme con altri nove in tutta Italia. Man mano che si concludono tali procedimenti saranno regolarmente autorizzati".
Le due nuove Aree Marine protette dell’Adriatico, Torre Cerrano e Piceno, a cui si aggiunge quella della Costa del Conero, sono essenziali per un sistema di protezione che consenta alle politiche di tutela comunitarie, legate a Natura 2000, di poter parlare di rete e non di fatti singoli ed isolati. Un passaggio indispensabile per AdriaPAN.
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sabato 2 agosto 2008
Parchi? Vanno tolti i politici non i fondi!

(Estratto dall’articolo “Difendiamo i nostri parchi” su: Il Corriere di Romagna del 28 luglio 2008)
“Di ogni euro che l'Italia spende per l'ambiente, solo tre centesimi e mezzo vanno alle 1.099 aree protette (parchi nazionali e regionali, riserve naturali e marine). In tutto fanno 211 milioni di euro l'anno, un misero 0,015 per cento del Prodotto interno lordo. Lo Stato contribuisce con 56,5 milioni, meno di quanto elargisce ai giornali di partito”.
(Estratto dall’articolo “I parchi condannati alla paralisi” su: La Stampa del 27 luglio 2008)
« A febbraio di quest'anno, solo in due parchi nazionali su 23 erano in vigore i piani. E più in generale, l'Aidap stima che otto aree protette su dieci non abbiano ancora un piano. Un parco senza piano è come uno Stato senza Costituzione. Paralizzato. Con due effetti paradossali: in assenza del piano, si bloccano gli incentivi economici previsti dalla legge e invece scattano, come una specie di salva-vita, vincoli automatici molto più rigidi. Tanto da suscitare reazioni di rigetto» spiega Ippolito Ostellino, direttore del Parco fluviale del Po torinese e presidente dell' AIDAP-Associazione italiana direttori e funzionari delle aree protette.
«Qual è la ragione di questo disastro? Primo: per predisporre un piano serve un ente che funzioni bene, e i parchi sono terremotati dai ministri che li commissariano a ogni cambio di governo. Una procedura straordinaria, che dovrebbe essere usata per gravi inadempienze contabili, è diventata lo strumento ordinario per attuare lo spoil system. Un ente commissariato, a prescindere dalle inevitabili code giudiziarie, non redige il piano. E dato che i commissari si susseguono per anni, il piano resta bloccato a lungo. Anche quando il piano viene scritto, la strada è ancora lunga. Deve essere approvato dalle Regioni, nei cui uffici marcisce per anni. Troppi interessi in gioco, si tratta di scelte difficili e pesantissime», spiega Ostellino.
I politici locali non hanno voglia di perdere il potere sul controllo del territorio e lasciano i piani nei cassetti. Tanto nessuno ne risponde. Ma chi ne soffre sono i cittadini, in attesa di uno sviluppo legato ai Parchi che viene sempre più ritardato e rimandato nel tempo.
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mercoledì 16 luglio 2008
Carta di Cerrano per l'Adriatico

La versione integrale della Carta di Cerrano e laggiornamento delle adesioni su TRIVIA di Cerrano: http://triviadicerrano.blogspot.com/
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martedì 1 luglio 2008
Aree Protette dell'Adriatico tutte a Torre Cerrano
A Pineto l'8 luglio da mattina a sera, presso le sale di Villa Filiani, si incontrano i responsabili delle associazioni, degli istituti di ricerca e delle aree protette che ruotano intorno agli ambienti del mare Adriatico per stipulare una alleanza, un patto, per lavorare insieme, affinchè l'Adriatico divenga una risorsa condivisa dei paesi che lo bagnano; non solo un ambiente da cui ricavare incondizionatamente risorse ed alimenti.
Dal Cerrano parte un nuovo modo di intendere la protezione del mare e delle sue coste.
Al mattino saranno affrontati i temi più scientifici: dal controllo delle rotte migratrici degli animali, siano essi pesci, mammiferi o uccelli, ai problemi della qualità dell'acqua ed agli utilizzi delle risorse della pesca, fino alle forme amministrative più corrette per una gestione sostenibile.
Il pomeriggio la Tavola Rotonda: Il Network delle aree protette adriatiche. I direttori, responsabili e presidenti di aree protette, associazioni ed istituti di ricerca intorno ad un tavolo per un unico progetto: la CARTA di CERRANO.
Il programma definitivo sul sito dell'AIDAP: http://www.aidap.it/?p=112
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domenica 22 giugno 2008
Le Aree Protette adriatiche a Barcellona
In quest’ambito, nel Workshop che porta il titolo: Speeding up the establishment of a coherent, representative and effectively managed ecological network of marine and coastal protected areas (MPA) in the Mediterranean, le Aree Marine Protette giocano un ruolo di primo piano.
L’Adriatico si presenterà con una propria proposta di Network delle aree protette marine e costiere dell’Adriatico, grazie all'interessamento in questo campo della Riserva Marina di Miramare (Ts) già presente nel quadro internazioale di MedPAN.
Tale proposta è stata discussa recentemente a Pineto (Te), in occasione della iniziativa denominata Benvenuto Parco, realizzata per festeggiare l’imminente arrivo della prima Area Marina Protetta abruzzese in Adriatico, quella di Torre del Cerrano.
E' in programmazione un ulteriore incontro, sempre a Pineto, per definire gli aspetti più operativi di questa rete di aree protette costiere e marine.
sabato 21 giugno 2008
Addio caro vecchio albero!
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lunedì 9 giugno 2008
Torre del Cerrano nuova realtà

lunedì 26 maggio 2008
Benvenuto Parco
martedì 22 aprile 2008
Alta Formazione a Pineto (Te)
I seminari di alta formazione si sviluppano su programmi distinti in due giornate:
mercoledì 4 giugno 2008- Aree protette marine e costiere: Natura 2000 e finanziamenti U.E.
giovedì 5 giugno 2008- Pianificazione delle aree protette costiere e marine.
Gli incontri consentiranno nell’occasione di creare gli opportuni incontri tra i responsabili delle Aree Protette marine e costiere italiane in vista del IV IUCN-WCC di Barcellona (Spagna) e di altre iniziative internazionali di coordinamento. Gli iscritti al seminario potranno partecipare a tali riunioni in forma attiva ed in forma di attività pratica di formazione e coinvolgimento.
Ogni seminario è riservato ad un massimo di 30 iscritti. La partecipazione avviene previo selezione ed è prevista una quota di iscrizione. Si può scegliere di partecipare anche ad uno solo dei due seminari in programma.
Informazioni, programmi dettagliati e moduli di iscrizione su: www.aidap.it
domenica 13 aprile 2008
Da Potabile a Non Balneabile
Da recenti notizie di stampa, dopo otto anni di gestione "leggera" del depuratore di Teramo, del cui reale funzionamento in molti hanno sempre avuto seri dubbi, alcuni amministratori, dirigenti e tecnici dell'amministrazione cittadina hanno ricevuto avvisi di garanzia in merito alle indagini avviate dalla procura in seguito alle segnalazioni ricevute in passato.
Nel frattempo, però, nessuno saprà mai dire e valutare il danno che negli ultimi anni è stato prodotto in termini ambientali e di qualità dell'acqua dei fiumi e del mare Adriatico.
Nessuno è in grado di fornire certezze sull'attuale funzionamento dello stesso depuratore.
Nessuno dirà mai quanti altri depuratori, della miriade di centri abitati, nuclei industriali e attività artigianali, hanno avuto malfunzionamenti temporanei o prolungati.
Nessun amministratore delle cittadine costiere dell'Adriatico abruzzese si è mai sognato di agire concretamente verso i responsabili di coloro che inquinano il mare.
Come già precedentemente osservato: in Abruzzo siamo in grado di trasformare l'acqua cristallina che sgorga dalle sorgenti di tutti i nostri fiumi, nei più bei Parchi Nazionali d'Italia, da POTABILE a NON BALNEABILE, in soli 50 chilometri di percorso, lungo il quale, tra l'altro, non sono certamente presenti distretti industriali come quelli della Rhur!.
Guardate la foto con i vostri occhi: http://lagramigna.blogspot.com/search?updated-min=2008-01-01T00%3A00%3A00%2B01%3A00&updated-max=2009-01-01T00%3A00%3A00%2B01%3A00&max-results=50.
sabato 5 aprile 2008
Natura 2000 diventa realtà
Tale integrazione aveva portato alla sollevazione di dubbi interpretativi sul regime di salvaguardia vigente all’interno dei siti Natura 2000 aprendo ad una enorme quantità di possibili contenziosi sulle attività in corso di svolgimento nelle aree identificate come Siti di Interesse Comunitaro o Zone di Protezione Speciale.
Con questo parere positivo si ha finalmente un provvedimento risolutivo che potrà introdurre nella 394/91 un articolo bis in cui si fa chiarezza in materia. Nei SIC/ZSC e nelle ZPS, pur rientrando nella classificazione nazionale delle aree protette, si applicherà il regime di protezione previsto dal DPR 357/1997, che concerne il regolamento di attuazione della direttiva europea denominata “habitat”, e la salvaguardia dei siti avverrà sulla base di quanto indicato nel recente Decreto Ministeriale 184/2007 con cui sono stati stabiliti, definitivamente, i Criteri Minimi Uniformi per la definizione di misure di conservazione nelle Zone Speciali di Conservazione e nelle Zone di Protezione Speciale.
Questo provvedimento, insieme agli ultimi provvedimenti che hanno finalmente portato alla chiusura della procedura di infrazione a cui l’Italia era soggetta dall’Unione Europea sul tema delle ZPS, ci porta in linea con gli altri paesi europei sul programma Natura 2000.
venerdì 4 aprile 2008
Importante scoperta al Cerrano
Tale presenza venne osservata dal Prof. Gianfranco Pirone, dell’Università dell’Aquila, nel 2006 come presenza eccezionale e si attendeva una conferma per poter avere la certezza di una presenza stabile.
La Romulea rolii o zafferanetto di Rolli è una piccola e bellissima pianta appartenente alla famiglia delle Iridaceae, di cui fanno parte anche i più noti zafferani (Crocus sp). Il nome è dovuto alla dedica da parte del botanico romano Parlatore all'amico e collega Rolli.
La fioritura di questa piccola pianta avviene fra febbraio e marzo e il fiore che emerge delicatamente dalla sabbia, si presenta a stella, bianco o appena venato di viola internamente, esternamente è verde. L' habitat di questa specie è costituito da zone retrodunali poco frequentate e da litorali sabbiosi dell'area mediterranea.
Secondo l’ I.U.C.N. (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) nelle Marche risulta estinta in natura (EW); in Toscana viene considerata a basso rischio (LR), ma inclusa in un elenco di specie di importanza regionale allegato alla L.R. 6 aprile 2000, n.56; in Lazio e Abruzzo (dove è segnalata per la Pineta d’Avalos) è considerata minacciata (EN) e infine in Molise essa è ritenuta specie vulnerabile (VU).
venerdì 21 marzo 2008
giovedì 20 marzo 2008
Programma Escursionistico 2008
domenica 16 marzo 2008
A Teramo cultura tra Mare e Monti
Per informazioni scaricare il programma dettagliato da http://www.divshare.com/download/4070090-795 e per iscrizioni scrivere a info@associazioneamena.com.
martedì 11 marzo 2008
Manifestazione a Pescara
giovedì 6 marzo 2008
Riserva Naturale di Penne (Pe)
Works in progress in the Natural Reserve of Penne. A concrete bridge is going to across the protected area. The project was not submitted to the Natural Reserve Authority because builder has always said it is outside the protected areas' border.
mercoledì 5 marzo 2008
Buone notizie dalla Lombardia
martedì 4 marzo 2008
Convegno alla Provincia di Teramo
martedì 26 febbraio 2008
Problemi per le Aree Protette in Lombardia

Dopo che, con la riforma del Titolo V della Costituzione Italiana, gli Enti Locali hanno avuto quasi il pieno controllo della normativa urbanistica, si cerca di far passare, ora, usando questo grimandello, la logica che la pianificazione delle aree protette non è materia di tutela ambientale, di competenza esclusiva dello Stato, ma ordinaria pianificazione territoriale di competenza locale. Nessuno può dire quanto, dietro queste spinte ci sia un sacrosanto spirito di democraticità e trasparenza nella sussidiarietà delle scelte tra differenti autorità nazionali, e quanto, invece, ci siano interessi poco nobili per mettere le mani anche sulle aree protette.
In sede di Commissione Territorio della Regione Lombardia è stato ripresentato nei giorni scorsi, dalla Giunta Regionale, un emendamento alla legge regionale 12/05 (art.13) che faciliterebbe l’azione dei Comuni intenzionati a proporre espansioni insediative all’interno dei perimetri dei parchi regionali. La giunta regionale torna così alla carica con un emendamento, già proposto e non approvato lo scorso dicembre, che consentirebbe di “edificare” nei parchi regionali con un iter semplificato.In pratica, nel caso in cui un Comune chiedesse di creare nuove aree edificabili e l'Ente Parco coinvolto fosse contrario, la decisione finale sarebbe della Regione che andrebbe a dirimere la contrapposizione imponendo la propria volontà. Questa che è una pratica purtroppo già introdotta con risultati nefasti in altre regioni d’Italia; in Lombardia fortunatamente non è ancora consentita.
Una corretta azione di protesta da parte della società civile è ora in atto su più fronti. L’Associazione "La Rondine" al sito http://www.piccolaterra.it/ effettua una raccolta firme per fermare questa ennesima iniziativa di attacco ai Parchi in Regione Lombardia.
Problems in the Protected areas laws are coming up in Lombardia. The Regional authorityes is speaking about a change in the actual law system. They want to introduce a rule that includes regional finally decision on different ideas between Regional Park Authority and local Municipality about building development.Local associations and ONG are asking for a public petition in wich is involved the association called “La Rondine”. On their web site it is possible put the signature www.piccolaterra.it.
lunedì 25 febbraio 2008
Le Caciare
Per “caciara” si intende un ricovero in pietra a secco utilizzato dai pastori sulle montagne appenniniche e più comunemente conosciuto come “capanna a Tholos”. Tali strutture sono denominate “caciare” nell’area a cavallo tra le attuali regioni italiane Abruzzo e Marche. Si tratta di una tradizionale e storica struttura costruita in pietra senza l’uso di leganti e di forma semisferica o ogivale. La particolare forma consentiva ai pastori la realizzazione dell’edifico senza l’utilizzo di complesse attrezzature e, soprattutto, senza la necessità delle centine in legno; i tipici sostegni dell’arco utilizzati, durante la realizzazione, come base tonda non removibili prima della posa dell’ultimo concio in ietra nella parte sommitale (la chiave). La sfericità della struttura, infatti, presenta la particolarità di avere cerchi concentrici sovrapposti, sempre lievemente più piccoli andando verso l’alto, in modo da garantire durante la realizzazione un autosostegno da parte dell’anello sottostante. Si tratta di un intelligente sistema di utilizzazione delle qualità statiche dell’arco sviluppate sul piano orizzontale. La caciara era utilizzata dai pastori per il proprio ricovero, per la lavorazione e per lo stoccaggio dei formaggi. Per questo motivo si pensa che la parola caciara, sia legata all’uso laziale della parola “cacio” per indicare in maniera generica i formaggi ma, recenti ricerche, hanno evidenziato anche un’altra ipotesi, anch’essa plausibile, legata alla parola”casale”; usata localmente per indicare i luoghi dove i piccoli agricoltori usavano lasciare i materiali di lavoro per i terreni più in quota e di difficile raggiungibilità. La presenza di caciare è particolarmente concentrata sui Monti Gemelli e in particolare sulla Montagna dei Fiori a nord-est del massiccio dei Monti della Laga sul confine tra le province di Teramo e Ascoli Piceno. Oltre 50 di queste strutture sono tutt’ora visibili in loco ed alcune in buono stato di conservazione.
In middle Italy on the north border of Abruzzo, more than 50 traditional stone made buildings, called "Caciare", exist on the Montagne Gemelle (Twins Mountains). They are historic monuments of the appenine sheeperd culture.
domenica 17 febbraio 2008
Atri ed il suo mare
Dell’importanza di questo territorio per la sua storia e per la sua natura, riscoprendo il porto sommerso al Cerrano e gli antichi cunicoli ancora percorribili sotto la città, si parlerà venerdì prossimo, 22 febbraio 2008, a Pineto (Te) in un incontro, organizzato da locali associazioni in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Università di Chieti, intitolato all’antica città di Hatria.
Next friday, february the 22nd, in Pineto (Abruzzo-Italy) is going on a meeting about history and nature of the ancient Hatria and hits surrounding. Romans caves and ancient harbours will be shown with speleological and diving photos. 16:30pm Convention building of Pineto (Te).
mercoledì 13 febbraio 2008
A Roma con le Aree Protette del mondo intero
Con questa idea si è aperto ieri a Roma, alla presenza di rappresentanti provenienti da ogni parte del mondo, il Secondo congresso internazionale del gruppo di lavoro sulle aree protette del CBD-Convention on Biological Diversity (Convenzione internazionale per la BioDiversità).
L’incontro andrà avanti fino al 15 febbraio prossimo e comprende un ingente numero di incontri e tavole rotonde sul tema delle aree protette e sulla conservazione della biodiversità seguite e promosse da rappresentanze degli stati di tutto il mondo, delle organizzazioni non governative internazionali e dai portatori di interessi.
Il CBD, fondato dall’ONU per l’attuazione dei protocolli siglati nel 1992, all’Earth Summit di Rio de Janeiro, da tutti i paesi del mondo, è il maggiore organismo internazionale per la conservazione della biodivesità e per promuovere un uso sostenibile delle risorse del pianeta. L’obiettivo finale, concordato a Johannesburg nel 2002, è quello di raggiungere entro il 2010 l’arresto della tendenza di crescita dell’indice di perdita di biodiversità sul pianeta.
Questo secondo appuntamento segue un primo incontro, sempre specifico per le aree protette, tenutosi anch’esso in Italia, a Montecatini, nel 2005.
Protected areas constitute an important stock of natural, cultural and social capital, yielding flows of economically valuable goods and services that benefit human populations. Protected areas represent 11.6 per cent of the Earth’s terrestrial surface- nearly 19 million square kilometres, an area of the size of India and China combined. An effective protected area system is the best hope for conserving ecosystems, habitats and species and to help achieve the 2010 biodiversity target. The 2010 biodiversity target was endorsed by the World Summit on Sustainable Development in Johannesburg in 2002 and the United Nations General Assembly at the 2005 World Summit.
The second meeting of the Ad Hoc Open-ended Working Group on Protected Areas (WGPA 2) under the Convention on Biological Diversity opened yesterday at the headquarters of the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) in Rome. The meeting will run from 12 to 15 February 2008.
Opened for signature at the Earth Summit in Rio de Janeiro in 1992, the Convention on Biological Diversity is the international framework for the conservation and sustainable use of biodiversity and the equitable sharing of its benefits.
lunedì 11 febbraio 2008
Pescatori in difesa del mare
Nell’articolo viene dichiarato che ci sarà al riguardo una denuncia alle autorità chiedendo che “l’Unione Europea invii degli ispettori alfine di controllare la salubrità dei nostri fiumi e del mare”.
La necessità di legare una tale denuncia ad una posizione di contrarietà nei confronti istituenda Area Marina Protetta che, in verità non potrebbe che aiutare un’azione di salvaguardia dell’ecosistema marino ed un ripolamento della fauna ittica, lascia intuire con tristezza quanto, nell’opinione pubblica e nell’interesse delle amministrazioni, sia scarso l’interesse per il tema dell’inquinamento dei nostri fiumi e, quindi, del mare Adriatico.
Fishermans’ associations are going to promote an action againist sea and river polution in Abruzzo. On a local newspaper they declared to send a documentation to the EU about that. Fischermans ask for EU action on the local authorityes to get a better situation for sea water quality.
It is sad, that all the news have been linked with the recent events on the AMP’s Torre Cerrano because people focus are loosing interest on the pollution problems.
Link
venerdì 8 febbraio 2008
La prima Area Marina Protetta in Abruzzo
Dopo anni di lavoro che hanno portato ad una consistente rete di Parchi, Nazionali e Regionali, nonchè di Riserve Naturali, Regionali e Provinciali, finalmente anche il mare ottiene la sua giusta considerazione.
In Adriatico le uniche aree protette italiane si attestano a Trieste, a ridosso del castello di Miramare, e a Torre Guaceto, lungo la costa meridionale della puglia. Troppo poco per una situazione così delicata. Tra gli ecosistemi che attualmente hanno il maggior rischio di alterazione al mondo, ci sono, infatti, proprio quelli marini adriatici. In un mare poco profondo ed a basso ricambio, fortemente utilizzato per l’attività di pesca, con un carico inquinante proveniente dall’entroterra particolarmente intenso, la necessità di avere ambienti relativamente indisturbati dove consentire una ripresa della presenza ittica ed una ricerca scientifica accurata, diviene di estrema importanza.
Finalmente l’Abruzzo, regione di Parchi, si affaccia anch’essa a questo mondo fino ad oggi poco conosciuto localmente. Si tratta dell’inizio di un percorso importante per la collettività: onore ai due sindaci, di schieramenti politici opposti, che hanno entrambi creduto in questa scommessa.
Finally, in Abruzzo, the first Marine Protected Area in going to born around the Torre Cerrano area, on the Adriatic coast between Pineto and Silvi. Yesterday authority interested to the AMP signed the foundation act for the management assesment. They are still waiting for the institution law, but, everything should be ready. Human activities are strong on Adriatic: pollution and fischering are too many for a so closed sea. A new AMP, as well as the Miramane and Torre Guaceto, already existing in Italy, is very important to carry on resarches without disturb.
domenica 3 febbraio 2008
Una Gestione per la Riserva del Borsacchio
In una procedura di valutazione lunga e complessa, con osservazioni pervenute da più parti, cittadini ed associazioni di protezione ambientale, la scelta finale è stata quella di assoluta tutela della risorsa naturale.
Il bene natura, per diventare anche una risorsa economica ha ora bisogno di essere gestito ed accuratamente conservato creando le condizioni per farne un utilizzo ragionato e sostenibile. Ciò è opportuno che avvenga con l’attivazione di un apposito Comitato di Gestione.
Al riguardo la Legge istitutiva della Riserva, è stata molto chiara: "Entro il termine di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge i Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova definiscono, mediante apposita intesa, l'organo di gestione della Riserva, la relativa composizione, nonché le forme ed i modi attraverso cui si attuerà la gestione della Riserva stessa”.
Dato che per "presente legge" si intende quella istitutiva dell'8 febbraio 2005, il periodo di 90 giorni è trascorso. E’ importante dare avvio alle attività di gestione dando corpo a quella apposità entità amministrativa che la legge indica per svolgere questo ruolo.
On the january the 22nd the VIA commission of Regione Abruzzo has declared not compatible a large project of turistic village on the adriatic coast beetwen Giulianova and Roseto degli Abruzzi in the most important area of the Natural Reserve of Borsacchio.
Now it is very important to start with the constitution of the Natural Reserve Authority.
giovedì 17 gennaio 2008
I fiumi abruzzesi problema per la costa
La situazione della massiccia edificazione costiera e la problematica dello stato di salute del mare, così come di quello dei fiumi, sono divenuti, nel tempo, in Italia, come in altri paesi, oggetto di un corpo normativo assai complesso. Oramai da troppo tempo, però, nel nostro paese, vengono emanate leggi che contengono sicuramente principi seri ed assolutamente condivisibili, in particolare in materia di tutela dell’ambiente, ma purtroppo, a causa dello scarso coinvolgimento delle parti sociali e del modesto spessore giuridico delle stesse norme, finiscono per essere di complessa applicabilità e, pertanto, improduttive nei confronti di quegli stessi valori ed interessi per i quali erano state promulgate.
In Abruzzo in particolare, la regione dei parchi e della natura, solo dopo molti anni si è arrivati ad istituire gli organismi preposti alla tutela di certi valori ambientali, ma troppi sono gli strumenti di pianificazione essenziali, opportunamente previsti dalle normative vigenti, non ancora operativi. Nel frattempo l’utilizzazione delle aree costiere è aumentata a dismisura e l’apporto di inquinanti da parte dei corpi idrici verso il mare non risulta certo diminuito.
Dire che molte altre regioni italiane si trovano nella stessa condizione dell’Abruzzo, non è una giustificazione sufficiente!
Sarà certamente vero che la complessità della normativa, non ne facilita l’applicazione, ma l’Abruzzo è una delle poche fortunate regioni in Europa ad avere l'intero corso dei fiumi che sfociano lungo la propria costa, interamente ricompresi nello stesso territorio regionale. Gran parte dei corsi d’acqua, addirittura, ha le proprie sorgenti in territori particolarmente protetti: Parchi, Riserve, Oasi. L’acqua sgorgata crisallina e potabile sui monti si trasforma, in meno di 50 chilometri del proprio corso, in liquido maleodorante e non balneabile.
Semplicemente applicando e facendo rispettare le norme vigenti si potrebbe migliorare di molto la situazione. Ridurre la presenza di inquinanti nei fiumi migliora l’ambiente, offre una vera tutela degli ecosistemi fluviali, permette di offrire certamente un mare migliore e, non ultimo come valore, crea una più elevata qualità di vita.
Several laws in Italy, as well as in the other EU countries, try to control rivers’ pollution. Samples on the water quality at the mouth of rivers show an hight level of pollution on the Adriatic coast. The problem is the complexity of laws and the low level social knowledge about that.
All of the rivers in Abruzzo sprig in protected areas and have drinkable and crystalline waters. In only 50 chilometers the water quality changes totally and becomes not suitable for swimming. This situation is dangerous for Abruzzo who has the own environmental protection policy as one of the most important image on the marketing promotion in tourism.
lunedì 14 gennaio 2008
L’AMP Torre Cerrano e la pesca
In un comunicato stampa diffuso dai quotidiani, si viene a sapere che la società consortile che gestisce l’attività di pesca delle vongole si oppone al divieto di pesca, per le turbosoffianti, nell’area dell’AMP. Per difendere la propria attività i vongolari preparano manifestazioni sulla costa di Pineto e Silvi (Te).
Quella delle turbosoffianti è una delle tipologie di pesca che crea i maggiori danni all’ecosistema marino essendo effettuata attraverso attrezzature che comportano, di fatto, un’aratura dei fondali sabbiosi e poi, attraverso la setacciatura del materiale sciolto, il prelievo di tutto ciò che abbia dimensioni assimilabili a quelle di una normale conchiglia.
Lungo la spiaggia di Torre Cerrano sono stati rilevati nel 2006 due esemplari spiaggiati di Trivia adriatica, un gasteropode con una piccola e bellissima conchiglia rosa. Specie molto rara ed endemica del Mar Adriatico, mai segnalata lungo i fondali antistanti la costa abruzzese.
Le ricerche effettuate su questa, come su altre centinaia di specie rare ed in via di estinzione, sono al momento ancora insufficienti a capire i meccanismi di funzionamento e l’evoluzione dell’ecosistema marino centro-adriatico nell'aea sottocosta. La presenza di una superficie di mare dove si possano approfondire gli studi, in un ambiente relativamente indisturbato, è la prima delle azioni indispensabili finalizzate a tutelare queste specie e, tra l'altro, a garantire anche ai volgolari un futuro lavorativo in un mare che sta esaurendo sempre più rapidamente le proprie risorse.
Cerrano’s Marine Protected Area is close to born. The AMP Authority is ready and the governmental technical process is closed as well. Clams’ fishermen don’t agree with the AMP’s rules wich forbids fishing with trawler and clam’s machine. They are organizing a protest in Pineto e Silvi, Towns involved in the AMP area. Clam’s fishing is one of the worst for the marine ecological system. Very important species have beeen observed on the Cerrano’s coast. Research is important to understand better this marine ecosystem. Research in a protected area is the only way to help the conservation of biodiversity as well as fishermen’s activity.
lunedì 7 gennaio 2008
Ripartita l’attuazione dei Piani del Parco
Dei 24 Parchi Nazionali italiani solo il Parco delle Dolomiti Bellunesi e il Parco della Valgrande, infatti, hanno un Piano vigente a tutti gli effetti. Considerando che alcui Parchi sono di recente istituzione e ancora nella loro fase istitutiva, come il Gennargentu, o hanno appena avuto la costituzione dell’Ente di gestione, come il Val D’Agri Lagonegrese, oppure stanno ancora costituendo i propri organici, come l’Appennino Tosco-Emiliano o l’Alta Murgia, i conti vanno fatti sui restanti 18 Parchi. Di questi, quasi tutti, hano avviato la predisposizione del Piano e ben 16 hanno la procedura di adozione a buon punto.
I recenti provvedimenti del Governo sono stati indirizzati a far riprendere il processo democratco e trasparente di approvazione dei Piani dei Parchi. Così, anche con l’impulso dei nuovi Presidenti e Commissari, si sono sbloccate molte delle situazioni di stallo in cui molte procedure si erano venute a trovare.
Il nucleo centrale del sistema APE-Appennino Parco d’Europa, costituito da quattro Parchi adiacenti tra le Marche ed il Molise, sta per avere una coerente e completa pianificazione. Il Majella e il Sibillini sono all’esame finale, il Gran Sasso-Monti della Laga sta chiudendo la fase di raccolta delle osservazioni e l’Abruzzo-Lazio-Molise sta avviando la pubblicazione.
Il Piano del Parco, lo strumento principe della gestione territoriale di un’area protetta, è tornato finalmente ad assumere la giusta importanza all’interno degli Enti di gestione dei Parchi. Con questo andrà ripreso il lavoro sui Piani Pluriennali Economico Sociali, altro strumento importante affinchè le aree protette diventino il traino per la promozione dei territori di maggior valore.
Sono questi strumenti che la normativa ha previsto come imprescindibili per i passaggi di trasparenza e partecipazione verso le collettività locali. Elementi importanti per uno sviluppo compatibile e veramente sostenibile del territorio.
Italian National Park Authorities are working on their own Main Plans. The National Park Main Plan is a very important tool for a National Park Authority as well as an instrument to involve peolple who live in the protected area to promotion and develope of tourism and economic resources.
Only the Dolomiti Bellunesi National Park has get a Main Plan as a law. All the other Parks are still working to. Since last year most of National Park Authorities have been working on that thanks to a Government impulse. Changes of Presidents and new ideas have been the solution to the problem.
In middle Italy four of the most important parks, witch are part of the APE network (Appennino as a Park of Europe), are closing all procedues of their own Main Plan.
venerdì 4 gennaio 2008
Nuove Aree Marine Protette in Campania
"Con queste tre nuove aree protette - ha dichiarato il ministro Pecoraro Scanio - diamo una risposta concreta di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico campano. Stiamo realizzando una forte inversione di tendenza rispetto agli anni del precedente governo. Siamo tornati a investire sulle aree protette, convinti che queste offrano forti opportunità sia nella difesa del territorio come nel rilancio di un'attività turistica di qualità".
Le AMP di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi” sono situate all'interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Le acque intorno a Tresino e a Punta Licosa sono un vero scrigno di tesori naturali sommersi e la Baia degli Infreschi è uno dei pochi paradisi naturali ancora incontaminati esistenti lungo le coste della penisola.
L’AMP "Regno di Nettuno" è invece individuata attorno alle isole di Procida, Ischia e Vivara, luoghi da tutti conosciuti per la loro bellezza e per le importanti presenze naturalistiche dei fondali limitrofi.
Ci si augura che il Minitero dell’Ambiente dia ora seguito alla promulgazione dei decreti inerenti anche le altre Aree Marine Protette inserite nell’elenco delle aree di reperimento della legge 394/91. In particolare per quelle aree come quella di Torre Cerrano dove il procedimento amministrativo di costituzione del consorzio di gestione si è ormai concluso e, pertanto, non esistono più ostacoli nel percorso di condivisione delle scelte operato con gli Enti Locali.
New Marine Protected Areas have been created in Italy on the South of Tirrenian coast. The Environment Minister, Alfonso Pecoraro Scanio, signed the laws in last week. Name of the AMPs are: “Regno di Nettuno” wich involved Procida, Ischia and Vivara island; “Santa Maria di Castellabate” on the coast of Salerno with areas of Tresino and Punta Licosa and, last but not least, “Costa degli Infreschi”, the best coastal areaof the “Cilento Vallo Diano National Park”.
Now it’s time to carry on with theinstitution of the other Marine Protected Areas included on the n.394/91, the main italian law on the protected areas, where already exist the cooperation of local authorityes as well as in the Torre Cerrano’s AMP case.