Per una qualunque notizia, parere o informazione, su qualunque argomento e su chiunque, la risposta, oggi, è sempre la stessa: INTERNET.

Su questa pagina riporto più o meno quanto è già noto sul mio conto e qualcosa di più sui temi di interesse comune che seguo da vicino.


sabato 18 aprile 2020

Chiusi 10 anni di esperienza al Cerrano

Dopo dieci anni intensi di attività alla direzione dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano si è chiusa una esperienza lavorativa e di vita meravigliosa. Le difficoltà affrontate sono state incredibili ma i risultati sono stati altrettanto belli. Mi piace rileggere l'ultimo articolo curato sul sito ufficiale dell'Area Marina Protetta che chiudeva il 2019, dove ho cercato, con i link e le immagini, di dare una idea degli importanti traguardi raggiunti dall'Area marina protetta:

"Il miglior modo per festeggiare i dieci anni di vita dell’Area Marina Protetta"


Il passaggio che però mi ha regalato la maggiore soddisfazione alla conclusione della mia esperienza è stato certamente quello della chiusura del ricorso, pendente al TAR per gli interi dieci anni che mi hanno visto in quella Direzione, che contrastava l'istituzione della stessa AMP, non solo per aver definitivamente suggellato l'esistenza di una così importante area protetta lungo la costa medio-adriatica, ma anche e soprattutto per aver partecipato a creare giurisprudenza sul tema degli interessi ambientali collettivi prevalenti rispetto all'interesse economico privato.
Qui di seguito l'articolo del Resto del Carlino-La Città del 28 dicembre 2019.


venerdì 17 aprile 2020

La natura lungo le coste e la fine del lockdown





In questo periodo, in seguito all’interdizione dell’accesso alle spiagge per l'emergenza Covid-19 e al conseguente basso disturbo antropico, la natura in genere, tra cui specie animali di particolare interesse, si sono diffusi ovunque. Quando questo periodo di “coprifuoco“ terminerà e si riprenderà una regolare fruizione degli arenili demaniali, le azioni di preparazione per l’attività turistica, o anche il semplice passeggio con i cani, potrebbero creare non pochi problemi a specie protette da normative nazionali e comunitarie.

Il WWF Italia al Comando Generale della Capitaneria di Porto e a seguire nelle Marche, in Emilia Romagna e in Abruzzo, tutte le associazioni di protezione ambientale, hanno chiesto ai Comandi locali ed ai Comuni costieri di voler operare con le azioni più idonee che di seguito si propongono alla Vostra cortese attenzione.

Sono stati riportati dalla stampa e sui social, in questi giorni, numerosi casi inconsueti di frequentazione e di nidificazione di uccelli in aree urbane solitamente molto antropizzate. Sono numerose anche le specie, tra cui alcune rare e protette ai sensi delle leggi italiane e delle Direttive europee, che nidificano a terra negli habitat costieri. Tra esse vi sono la Beccaccia di mare, Haematopus ostralegus, il Fraticello, Sternula albifrons ed il Fratino, Charadrius alexandrinus, specie, quest’ultima, simbolo della biodiversità e della protezione degli ecosistemi costieri, minacciata di estinzione e dal disturbo antropico.
 L’assenza di disturbo ha portato, nei giorni scorsi, e porterà, ancor nei prossimi mesi, questa specie, come altre di uccelli come quelli sopra citati, se non, addirittura, le stesse tartarughe marine Caretta caretta, che si riproducono sulle spiagge adriatiche, a nidificare indifferentemente in qualunque punto della fascia costiera, nelle spiagge più remote, ma anche in quelle di fronte al lungomare delle località rivierasche, siano esse libere o aree in  concessione per l'uso turistico/balneare.


Non appena riprenderanno i lavori per la pulizia e la sistemazione degli arenili e per la posa delle attrezzature balneari nelle spiagge date in concessione o utilizzate liberamente per la balneazione, i nidi, le uova e pulcini, saranno involontariamente danneggiati o distrutti da macchinari e operatori. Allo stesso modo quando sarà riaperta la fruizione, il passeggio lungo la battigia con animali da compagnia, si registrerà un abbandono dei nidi da parte delle coppie in riproduzione.  
 Si spera che le autorità, nell’interesse di tutti, operatori balneari per primi, possano intervenire per una riapertura senza contraccolpi troppo pesanti per un settore di primaria importanza come quello turistico. Diviene importante pertanto predisporre tutte le azioni utili a salvaguardare questo importante ritorno di biodiversità, attraverso azioni mirate per l’attuazione delle tutte le associazioni si sono dette pienamente disponibili a collaborare.