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Su questa pagina riporto più o meno quanto è già noto sul mio conto e qualcosa di più sui temi di interesse comune che seguo da vicino.


lunedì 27 aprile 2009

Salva la costa, ora assalto alle Associazioni

Nel Consiglio regionale Abruzzo, venerdì scorso, si è corso il rischio di avere approvati tre emendamenti che avrebbero significato la definitiva cessione ai privati degli arenili abruzzesi consentendo agli stabilimenti balneari di recintare le proprie concessioni sul demanio dello Stato. L'attività di divulgazione e pressione, esercitata principalmente dalle Associazioni di Protezione Ambientale, ha costretto, sotto anche la minaccia dei successivi ricorsi, al ritiro degli emendamenti.

Contemporaneamente da Roma arrivano ulteriori assurde notizie: il disegno di legge 2271 propone una modifica alla norma dell'8 luglio 1986 recante indicazioni in merito alla responsabilità processuale delle associazioni di natura ambientale. La nuova legge prevede che, nel caso un ricorso delle Associazioni di Protezione Ambientale fosse respinto perchè manifestamente infondato, il giudice condanna le associazioni soccombenti al risarcimento del danno subito.

Considerando che il fermo lavori di grandi cantieri ha costi ingenti per i promotori dell'opera, la nuova norma porterebbe le associazioni, che si muovono sempre sull'opera di volontari senza avere coperture economiche importanti, all'impossibilità di operare nell'interesse della collettività.

Sullo scampato pericolo: http://lagramigna.blogspot.com/2009/04/vogliono-toglierci-il-mare.html

Sulla legge blocca ricorsi: http://www.eddyburg.it/article/articleview/13059/0/352/
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venerdì 24 aprile 2009

Sempre più cemento in spiaggia!


Tre consiglieri della Regione Abruzzo propongono, ovviamente con il ben collaudato sistema di infilare un emendamento in leggi di differente indirizzo, di consentire agli stabilimenti balneari sulle spiagge abruzzesi di realizzare recinzioni alte fino a m.1,80 sulle superfici del demanio marittimo. Dopo anni di difficile pianificazione volta a regolamentare le utilizzazioni degli arenili, bene pubblico per eccellenza, indecentemente affidati a concessionari per farne un utilizzo privato a fini di lucro, si vorrebbe ora, con un solo voto che si terrà oggi in Consiglio Regionale, consentire l'appropriazione definitiva della nostra costa a vantaggio di pochi. Ma i signori tre consiglieri amministrano una collettività o l'interesse di pochi balneatori?


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martedì 21 aprile 2009

Una luce sul Borsacchio?

Sulla Riserva Naturale del Borsacchio forse si inizia a fare sul serio. Dopo il Consiglio della Provincia di Teramo di oggi sembra che si possa arrivare all’immediata nomina dell’Organo di Gestione.
Una mozione approvata con il voto di 14 Consiglieri su 16, indica al Presidente della Provincia di procedere con tempestività. Ernino D’Agostino, dal canto suo, ha assicurato che procederà tempestivamente e già da domani, ha annunciato, trasmetterà alle Amministrazioni Comunali di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova, alle Associazioni di Protezione Ambientale, all’Università e al Corpo Forestale dello Stato, la richiesta di designazione dei componenti dell’Organo di Gestione della Riserva, con la garanzia che, se tali indicazioni non dovessero pervenirgli nel termine di dieci giorni, procederà ugualmente alla nomina dei componenti dell’Organo di Gestione.
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domenica 19 aprile 2009

Giovanni Soldini

Uomo, mare e Aree Protette. La splendida intervista a Giovanni Soldini su: http://www.avoicomunicare.it/sites/default/static/archivio_video_09.html
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mercoledì 8 aprile 2009

Il Corriere della Sera: omaggio all'Abruzzo

Fa male pensare adesso alla parola che più associavo all'interno dell'Abruzzo, alla bellissima città dell'Aquila, alle sue frazioni, ai borghi antichi, ai paesaggio naturale che la circonda. La parola era: intatto. Almeno considerato come contraltare alle brutali edificazioni della costa adriatica trasformata in un unico serpentone di seconde case, o alle valli piene di centri commerciali e case nuove tirate su come si sa. Anche questa è geografia d'Abruzzo: le piccole americhe dei grandi centri commerciali, dei megacinema, l'orribile moderno; e la sostanza agricola, contadina e anzi montanara del capoluogo, quella conca che si apre dopo un'ampia curva sulla Roma-L'Aquila stretta tra il Gran Sasso e i parchi nazionali più selvaggi del Paese, ma con il suo cuore d'arte. Facce, anche, geografia umana. E facce anziane soprattutto. Facce attonite come tutte le facce di fronte all'inconcepibile, un terremoto, il mondo che si scuote e crolla giù. Attraversare un secolo intero e poi guardarlo da una panchina, una coperta addosso. Eppure quelle facce, queste facce, sono anche loro, com'era il centro del centro d'Italia, in qualche modo intatte. Magnificamente intatte. Nel senso di non corrotte. Dure, forse, non c'è una lacrima, la disperazione è per così dire tutta interna. Attente, è la parola giusta. E pare di vedere, in queste facce e in questi sguardi diritti, qualcosa di simile alla saggezza e all'orgoglio. Facce d'Abruzzo, gente di terra, legata alla terra, che pure il mondo l'ha percorso in lungo e in largo, ma che di terra riconosce solo quella. Una patria generosa protetta dalla distanza. 99 piazze, 99 fontane, 99 chiese, questo si diceva de L'Aquila, accettandone quell'essere intatta. Come quelle facce che guardano dritto, senza una lacrima, nel giorno dei dramma. (Corriere della Sera)
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venerdì 3 aprile 2009

Contro la proposta di Decreto "Orsi"


Petizione LIPU per fermare la proposta di legge su http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm
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