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Su questa pagina riporto più o meno quanto è già noto sul mio conto e qualcosa di più sui temi di interesse comune che seguo da vicino.


venerdì 17 ottobre 2008

INCREDIBILE: la spostano davvero!!!!

Da "il Centro" del 16 ottobre 2008: "Nuovo piano per far ripartire la Mare-monti. L’amministrazione comunale tenterà una modifica progettuale per spostare la fascia di rispetto della Riserva Lago di Penne e e «salvare» la strada Mare-monti. togliendo così i vincoli ambientali dall’opera pubblica. Ieri pomeriggio, in Comune, si è svolta la riunione della commissione tecnica presieduta dal sindaco Donato Di Marcoberardino, per studiare un piano che consenta di riprendere i lavori nel cantiere bloccati nel febbraio scorso".

lunedì 13 ottobre 2008

Spostate la Riserva, passa la strada!

In un post del 6 marzo 2008 denunciavamo da questo blog l’assurdo progetto di un viadotto che avrebbe deturpato irrimediabilmente uno dei più importanti paesaggi abruzzesi all’interno dell’area di rispetto della Riserva Naturale del lago di Penne.
Ora, al riguardo, dal quotidiano “il Centro” del 10 ottobre scorso si apprende che i nostri politici stanno lavorando ad una soluzione: “Spostare la fascia di rispetto della Riserva naturale «Lago di Penne» per salvare la strada Mare-monti. È l’idea lanciata dal consigliere provinciale del Pd Enzo Di Simone, presidente della commissione provinciale Lavori pubblici (…) secondo Di Simone «occorrerebbe spostare la fascia di rispetto della riserva. In quel caso, la strada non ha più vincoli giuridici e ambientali e si può riaprire il cantiere»”.
UN GENIO, non c'è che dire!!!!

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venerdì 3 ottobre 2008

Borsacchio. Ancora cemento .... anche in Riserva!

Nella giornata di ieri a Roseto degli Abruzzi (Te), in un affollatissimo incontro a Palazzo del Mare, si è svolta la presentazione pubblica della proposta di Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale del Borsacchio. Al termine della presentazione del lavoro a cura del Prof. Gianluigi NIGRO, Ordinario di Urbanistica all'Università di Roma "La Sapienza", con il supporto di un nutrito gruppo di esperti di riconosciuta esperienza, la seduta si è animata con gli interventi, nel dibattito, di rappresentanti locali di Associazioni e Comitati che si sono sempre battuti per il concreto avvio delle attività della Riserva.
Il dibattito si è trasformato in aperta contestazione, del pur ottimo lavoro effettuato, a causa di un solo punto controverso, ma centrale nell'intero Piano: la previsione di edificabilità all'interno della Riserva per oltre 50.000 metri quadri di superficie calpestabile.
Le motivazioni riportate dai progettisti sulle ragioni di tale importante previsione edificatoria all'interno dell'area protetta, si basano sulla necessità di rispettare alcuni "Diritti Edificatori" pregressi sulle aree da acquisire al patrimonio pubblico e di reperire le risorse necessarie per attuare i progetti di "Restauro Ambientale".
La contestazione a queste tesi si basa su due punti essenziali:
1) Sui "diritti edificatori" più sentenze, su più gradi di giudizio, hanno sempre dato ragione al Comune di Roseto degli Abruzzi per non aver rilasciato autorizzazioni a costruire in quell'area e pertanto non si ritiene necessario acquisire quelle aree e, tantomeno, su una perequazione che consideri i prezzi dei terreni come edificabili.
2) Sui "resauri ambientali", per quanto nel merito anche condivisibili, si ritiene inopportuno svendere aree naturali della stessa Riserva per reperire risorse che potrebbero essere acquisite in seguito attraverso progetti europei da investire su aree naturali che potrebbero rimanere tranquillamente di proprietà di privati, con i vincoli della Riserva, come avviene in tutte le aree protette del mondo.
Quanto sostenuto dai progettisti, è stato anche troppo animatamente contestato perchè da oltre venti anni a Roseto ci si batte duramente per salvaguardare quel pezzo di costa ancora libero. Ora che il risultato sembrava raggiunto con l'istituzione della Riserva Naturale, le cui norme di salvaguardia vietano ogni forma di nuova edificazione, e dopo la bocciatura dei progetti di costruzione di villaggi turistici, sia nei ricorsi giudiziari che nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, proprio ora, ci si vede reintrodurre le mire edificatorie dei privati da un Piano che dovrebbe occuparsi solo dell'Assetto Naturalistico dell'area.
In tutto ciò che è accaduto si potrebbero rilevare due azioni ancora utili da sviluppare per poter dirimere la questione: sia da parte dei progettisti che da parte dell'amministrazione.
-I progettisti è opportuno che facciano un esame ben più approfondito della situazione normativa, sia amministativa che urbanistica, in quelle aree, magari inserendo tra i tanti consulenti, anche un esperto in diritto urbanistico. Ciò ad evitare ciò che è accaduto ieri: ascoltare tre ore di presentazione da parte di Architetti, Geologi, Sociologi, Naturalisti ed Economisti e poi sentirsi dire che il problema di fondo è una questione di "Diritto".
-L'Amministrazione comunale è opportuno, invece, che riprenda in mano in tempi brevi quella bella proposta, troppo celermente accantonata anni fa alle prime titubanze del privato, affinchè si concluda la permuta delle aree, tra Roseto nord e Roseto sud. L'unica soluzione che andrebbe a soddisfare tutti e che solo il Consiglio Comunale di Roseto, nel suo ruolo di rappresentanza collettiva, può attivare, promuovere e portare a compimento.
Il prossimo appuntamento è in Consiglio Comunale il prossimo mercoledì 8 ottobre per l'adozione del P.A.N..
....La speranza è sempre quella che le future notti portino consiglio!.
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