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Su questa pagina riporto più o meno quanto è già noto sul mio conto e qualcosa di più sui temi di interesse comune che seguo da vicino.


martedì 26 febbraio 2008

Problemi per le Aree Protette in Lombardia

Sempre più frequenti sembrano essere a livello nazionale e regionale gli attacchi alla normativa sulle aree protette. Il tentativo è quello di far cadere anche l’ultimo baluardo legislativo che tende a salvaguardare aree ristrette e definite del nostro territorio.
Dopo che, con la riforma del Titolo V della Costituzione Italiana, gli Enti Locali hanno avuto quasi il pieno controllo della normativa urbanistica, si cerca di far passare, ora, usando questo grimandello, la logica che la pianificazione delle aree protette non è materia di tutela ambientale, di competenza esclusiva dello Stato, ma ordinaria pianificazione territoriale di competenza locale. Nessuno può dire quanto, dietro queste spinte ci sia un sacrosanto spirito di democraticità e trasparenza nella sussidiarietà delle scelte tra differenti autorità nazionali, e quanto, invece, ci siano interessi poco nobili per mettere le mani anche sulle aree protette.
In sede di Commissione Territorio della Regione Lombardia è stato ripresentato nei giorni scorsi, dalla Giunta Regionale, un emendamento alla legge regionale 12/05 (art.13) che faciliterebbe l’azione dei Comuni intenzionati a proporre espansioni insediative all’interno dei perimetri dei parchi regionali. La giunta regionale torna così alla carica con un emendamento, già proposto e non approvato lo scorso dicembre, che consentirebbe di “edificare” nei parchi regionali con un iter semplificato.In pratica, nel caso in cui un Comune chiedesse di creare nuove aree edificabili e l'Ente Parco coinvolto fosse contrario, la decisione finale sarebbe della Regione che andrebbe a dirimere la contrapposizione imponendo la propria volontà. Questa che è una pratica purtroppo già introdotta con risultati nefasti in altre regioni d’Italia; in Lombardia fortunatamente non è ancora consentita.
Una corretta azione di protesta da parte della società civile è ora in atto su più fronti. L’Associazione "La Rondine" al sito http://www.piccolaterra.it/ effettua una raccolta firme per fermare questa ennesima iniziativa di attacco ai Parchi in Regione Lombardia.

Problems in the Protected areas laws are coming up in Lombardia. The Regional authorityes is speaking about a change in the actual law system. They want to introduce a rule that includes regional finally decision on different ideas between Regional Park Authority and local Municipality about building development.Local associations and ONG are asking for a public petition in wich is involved the association called “La Rondine”. On their web site it is possible put the signature www.piccolaterra.it.

lunedì 25 febbraio 2008

Le Caciare


Per “caciara” si intende un ricovero in pietra a secco utilizzato dai pastori sulle montagne appenniniche e più comunemente conosciuto come “capanna a Tholos”. Tali strutture sono denominate “caciare” nell’area a cavallo tra le attuali regioni italiane Abruzzo e Marche. Si tratta di una tradizionale e storica struttura costruita in pietra senza l’uso di leganti e di forma semisferica o ogivale. La particolare forma consentiva ai pastori la realizzazione dell’edifico senza l’utilizzo di complesse attrezzature e, soprattutto, senza la necessità delle centine in legno; i tipici sostegni dell’arco utilizzati, durante la realizzazione, come base tonda non removibili prima della posa dell’ultimo concio in ietra nella parte sommitale (la chiave). La sfericità della struttura, infatti, presenta la particolarità di avere cerchi concentrici sovrapposti, sempre lievemente più piccoli andando verso l’alto, in modo da garantire durante la realizzazione un autosostegno da parte dell’anello sottostante. Si tratta di un intelligente sistema di utilizzazione delle qualità statiche dell’arco sviluppate sul piano orizzontale. La caciara era utilizzata dai pastori per il proprio ricovero, per la lavorazione e per lo stoccaggio dei formaggi. Per questo motivo si pensa che la parola caciara, sia legata all’uso laziale della parola “cacio” per indicare in maniera generica i formaggi ma, recenti ricerche, hanno evidenziato anche un’altra ipotesi, anch’essa plausibile, legata alla parola”casale”; usata localmente per indicare i luoghi dove i piccoli agricoltori usavano lasciare i materiali di lavoro per i terreni più in quota e di difficile raggiungibilità. La presenza di caciare è particolarmente concentrata sui Monti Gemelli e in particolare sulla Montagna dei Fiori a nord-est del massiccio dei Monti della Laga sul confine tra le province di Teramo e Ascoli Piceno. Oltre 50 di queste strutture sono tutt’ora visibili in loco ed alcune in buono stato di conservazione.

In middle Italy on the north border of Abruzzo, more than 50 traditional stone made buildings, called "Caciare", exist on the Montagne Gemelle (Twins Mountains). They are historic monuments of the appenine sheeperd culture.

domenica 17 febbraio 2008

Atri ed il suo mare

Atri e il suo territorio sono sempre stati un elemento di riferimento importante per il mare Adriatico, come luogo geografico, insieme di culture e crocevia di importanti commerci. Dal nome dello stesso mare, le cui origini sono contese tra l’antica Hatria e l’odierna città di Adria che, dal delta del fiume Po, era anch’essa anticamente un importante punto di scambi commerciali sul mare, per arrivare ai giorni nostri, dove proprio in corrispondenza di questi territori è individuata l’unica Area Marina Protetta centro-adriatica: quella di Torre Cerrano.
Dell’importanza di questo territorio per la sua storia e per la sua natura, riscoprendo il porto sommerso al Cerrano e gli antichi cunicoli ancora percorribili sotto la città, si parlerà venerdì prossimo, 22 febbraio 2008, a Pineto (Te) in un incontro, organizzato da locali associazioni in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Università di Chieti, intitolato all’antica città di Hatria.

Next friday, february the 22nd, in Pineto (Abruzzo-Italy) is going on a meeting about history and nature of the ancient Hatria and hits surrounding. Romans caves and ancient harbours will be shown with speleological and diving photos. 16:30pm Convention building of Pineto (Te).

mercoledì 13 febbraio 2008

A Roma con le Aree Protette del mondo intero


Le aree protette costituiscono il più importante serbatoio di natura, cultura e capitale sociale di cui l’umanità può disporre oggi, e nel futuro, sulla superficie dell’intero pianeta. Le aree protette nel mondo superano i 19milioni di chilometri quadri di superficie, un’area pari a circa l’India e la Cina unite.
Con questa idea si è aperto ieri a Roma, alla presenza di rappresentanti provenienti da ogni parte del mondo, il Secondo congresso internazionale del gruppo di lavoro sulle aree protette del CBD-Convention on Biological Diversity (Convenzione internazionale per la BioDiversità).
L’incontro andrà avanti fino al 15 febbraio prossimo e comprende un ingente numero di incontri e tavole rotonde sul tema delle aree protette e sulla conservazione della biodiversità seguite e promosse da rappresentanze degli stati di tutto il mondo, delle organizzazioni non governative internazionali e dai portatori di interessi.
Il CBD, fondato dall’ONU per l’attuazione dei protocolli siglati nel 1992, all’Earth Summit di Rio de Janeiro, da tutti i paesi del mondo, è il maggiore organismo internazionale per la conservazione della biodivesità e per promuovere un uso sostenibile delle risorse del pianeta. L’obiettivo finale, concordato a Johannesburg nel 2002, è quello di raggiungere entro il 2010 l’arresto della tendenza di crescita dell’indice di perdita di biodiversità sul pianeta.
Questo secondo appuntamento segue un primo incontro, sempre specifico per le aree protette, tenutosi anch’esso in Italia, a Montecatini, nel 2005.

Così come avvenne per quella edizione, i media italiani si sono sostanzialmente disinteressati di ciò che sta avvenendo. Un sintomo dell’interesse che il nostro paese riserva a tali tematiche!

Protected areas constitute an important stock of natural, cultural and social capital, yielding flows of economically valuable goods and services that benefit human populations. Protected areas represent 11.6 per cent of the Earth’s terrestrial surface- nearly 19 million square kilometres, an area of the size of India and China combined. An effective protected area system is the best hope for conserving ecosystems, habitats and species and to help achieve the 2010 biodiversity target. The 2010 biodiversity target was endorsed by the World Summit on Sustainable Development in Johannesburg in 2002 and the United Nations General Assembly at the 2005 World Summit.
The second meeting of the Ad Hoc Open-ended Working Group on Protected Areas (WGPA 2) under the Convention on Biological Diversity opened yesterday at the headquarters of the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) in Rome. The meeting will run from 12 to 15 February 2008.
Opened for signature at the Earth Summit in Rio de Janeiro in 1992, the Convention on Biological Diversity is the international framework for the conservation and sustainable use of biodiversity and the equitable sharing of its benefits.

lunedì 11 febbraio 2008

Pescatori in difesa del mare

Sulla cronaca locale del Messaggero di sabato scorso un titolo ad effetto citava la istituenda Area Marina Protetta di Torre Cerrano per portare alla ribalta un’azione delle associazioni legate all’attività di pesca per denunciare la pessima qualità dell’acqua del mare, sempre più in peggioramento. Gli stessi pescatori, profondi conoscitori dell’ecosistema da cui traggono i propri profitti, individuano la causa di ciò nel trasporto di inquinanti da parte dei fiumi.
Nell’articolo viene dichiarato che ci sarà al riguardo una denuncia alle autorità chiedendo che “l’Unione Europea invii degli ispettori alfine di controllare la salubrità dei nostri fiumi e del mare”.
La necessità di legare una tale denuncia ad una posizione di contrarietà nei confronti istituenda Area Marina Protetta che, in verità non potrebbe che aiutare un’azione di salvaguardia dell’ecosistema marino ed un ripolamento della fauna ittica, lascia intuire con tristezza quanto, nell’opinione pubblica e nell’interesse delle amministrazioni, sia scarso l’interesse per il tema dell’inquinamento dei nostri fiumi e, quindi, del mare Adriatico.

Fishermans’ associations are going to promote an action againist sea and river polution in Abruzzo. On a local newspaper they declared to send a documentation to the EU about that. Fischermans ask for EU action on the local authorityes to get a better situation for sea water quality.
It is sad, that all the news have been linked with the recent events on the AMP’s Torre Cerrano because people focus are loosing interest on the pollution problems.


Link

venerdì 8 febbraio 2008

La prima Area Marina Protetta in Abruzzo

La Conferenza Unificata Stato-Enti Locali presso la presidenza del Consiglio dei Ministri aveva espresso l’ultimo parere favorevole obbligatorio il 24 gennaio scorso. Ieri si è costituito, in forma solenne presso la Torre di Cerrano, il Consorzio di Gestione tra la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo e i Comuni di Pineto e Silvi. Manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del Decreto istitutivo dell’Area Marina Protetta ma, a meno di clamorose sorprese, si può finalmente partire con l’attività di gestione della prima area protetta a mare che l’Abruzzo abbia avuto nella sua storia.
Dopo anni di lavoro che hanno portato ad una consistente rete di Parchi, Nazionali e Regionali, nonchè di Riserve Naturali, Regionali e Provinciali, finalmente anche il mare ottiene la sua giusta considerazione.
In Adriatico le uniche aree protette italiane si attestano a Trieste, a ridosso del castello di Miramare, e a Torre Guaceto, lungo la costa meridionale della puglia. Troppo poco per una situazione così delicata. Tra gli ecosistemi che attualmente hanno il maggior rischio di alterazione al mondo, ci sono, infatti, proprio quelli marini adriatici. In un mare poco profondo ed a basso ricambio, fortemente utilizzato per l’attività di pesca, con un carico inquinante proveniente dall’entroterra particolarmente intenso, la necessità di avere ambienti relativamente indisturbati dove consentire una ripresa della presenza ittica ed una ricerca scientifica accurata, diviene di estrema importanza.
Finalmente l’Abruzzo, regione di Parchi, si affaccia anch’essa a questo mondo fino ad oggi poco conosciuto localmente. Si tratta dell’inizio di un percorso importante per la collettività: onore ai due sindaci, di schieramenti politici opposti, che hanno entrambi creduto in questa scommessa.

Finally, in Abruzzo, the first Marine Protected Area in going to born around the Torre Cerrano area, on the Adriatic coast between Pineto and Silvi. Yesterday authority interested to the AMP signed the foundation act for the management assesment. They are still waiting for the institution law, but, everything should be ready. Human activities are strong on Adriatic: pollution and fischering are too many for a so closed sea. A new AMP, as well as the Miramane and Torre Guaceto, already existing in Italy, is very important to carry on resarches without disturb.

domenica 3 febbraio 2008

Una Gestione per la Riserva del Borsacchio

La Commissione di Valutazione Impatto Ambientale della Regione Abruzzo il 22 gennaio scorso ha ritenuto incompatibile il progetto di villaggio turistico da realizzarsi lungo la costa della provincia di Teramo tra Giulianova e Roseto degli Abruzzi nel cuore della Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio.
In una procedura di valutazione lunga e complessa, con osservazioni pervenute da più parti, cittadini ed associazioni di protezione ambientale, la scelta finale è stata quella di assoluta tutela della risorsa naturale.
Il bene natura, per diventare anche una risorsa economica ha ora bisogno di essere gestito ed accuratamente conservato creando le condizioni per farne un utilizzo ragionato e sostenibile. Ciò è opportuno che avvenga con l’attivazione di un apposito Comitato di Gestione.
Al riguardo la Legge istitutiva della Riserva, è stata molto chiara: "Entro il termine di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge i Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova definiscono, mediante apposita intesa, l'organo di gestione della Riserva, la relativa composizione, nonché le forme ed i modi attraverso cui si attuerà la gestione della Riserva stessa”.
Dato che per "presente legge" si intende quella istitutiva dell'8 febbraio 2005, il periodo di 90 giorni è trascorso. E’ importante dare avvio alle attività di gestione dando corpo a quella apposità entità amministrativa che la legge indica per svolgere questo ruolo.

On the january the 22nd the VIA commission of Regione Abruzzo has declared not compatible a large project of turistic village on the adriatic coast beetwen Giulianova and Roseto degli Abruzzi in the most important area of the Natural Reserve of Borsacchio.
Now it is very important to start with the constitution of the Natural Reserve Authority.