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Su questa pagina riporto più o meno quanto è già noto sul mio conto e qualcosa di più sui temi di interesse comune che seguo da vicino.


giovedì 17 gennaio 2008

I fiumi abruzzesi problema per la costa

Tutte le analisi svolte lungo la costa per valutare la qualità delle acque del mare dimostrano che tutti i maggiori fiumi che sfociano in Adriatico, compresi quelli abruzzesi, sono portatori di elementi inquinanti estremamente dannosi per l’ecosistema marino.

La situazione della massiccia edificazione costiera e la problematica dello stato di salute del mare, così come di quello dei fiumi, sono divenuti, nel tempo, in Italia, come in altri paesi, oggetto di un corpo normativo assai complesso. Oramai da troppo tempo, però, nel nostro paese, vengono emanate leggi che contengono sicuramente principi seri ed assolutamente condivisibili, in particolare in materia di tutela dell’ambiente, ma purtroppo, a causa dello scarso coinvolgimento delle parti sociali e del modesto spessore giuridico delle stesse norme, finiscono per essere di complessa applicabilità e, pertanto, improduttive nei confronti di quegli stessi valori ed interessi per i quali erano state promulgate.

In Abruzzo in particolare, la regione dei parchi e della natura, solo dopo molti anni si è arrivati ad istituire gli organismi preposti alla tutela di certi valori ambientali, ma troppi sono gli strumenti di pianificazione essenziali, opportunamente previsti dalle normative vigenti, non ancora operativi. Nel frattempo l’utilizzazione delle aree costiere è aumentata a dismisura e l’apporto di inquinanti da parte dei corpi idrici verso il mare non risulta certo diminuito.

Dire che molte altre regioni italiane si trovano nella stessa condizione dell’Abruzzo, non è una giustificazione sufficiente!
Sarà certamente vero che la complessità della normativa, non ne facilita l’applicazione, ma l’Abruzzo è una delle poche fortunate regioni in Europa ad avere l'intero corso dei fiumi che sfociano lungo la propria costa, interamente ricompresi nello stesso territorio regionale. Gran parte dei corsi d’acqua, addirittura, ha le proprie sorgenti in territori particolarmente protetti: Parchi, Riserve, Oasi. L’acqua sgorgata crisallina e potabile sui monti si trasforma, in meno di 50 chilometri del proprio corso, in liquido maleodorante e non balneabile.

Semplicemente applicando e facendo rispettare le norme vigenti si potrebbe migliorare di molto la situazione. Ridurre la presenza di inquinanti nei fiumi migliora l’ambiente, offre una vera tutela degli ecosistemi fluviali, permette di offrire certamente un mare migliore e, non ultimo come valore, crea una più elevata qualità di vita.

Several laws in Italy, as well as in the other EU countries, try to control rivers’ pollution. Samples on the water quality at the mouth of rivers show an hight level of pollution on the Adriatic coast. The problem is the complexity of laws and the low level social knowledge about that.
All of the rivers in Abruzzo sprig in protected areas and have drinkable and crystalline waters. In only 50 chilometers the water quality changes totally and becomes not suitable for swimming. This situation is dangerous for Abruzzo who has the own environmental protection policy as one of the most important image on the marketing promotion in tourism.

lunedì 14 gennaio 2008

L’AMP Torre Cerrano e la pesca

L’Area Marina Protetta di Torre Cerrano sembra avviata alla sua definitiva istituzione. La convenzione tra gli Enti aderenti al Consorzio di gestione è stata definita in ogni aspetto, il Ministero dell’Ambiente ha concluso la sua istruttoria tecnica e la perimetrazione con la zonazione provvisoria è ormai definita.

In un comunicato stampa diffuso dai quotidiani, si viene a sapere che la società consortile che gestisce l’attività di pesca delle vongole si oppone al divieto di pesca, per le turbosoffianti, nell’area dell’AMP. Per difendere la propria attività i vongolari preparano manifestazioni sulla costa di Pineto e Silvi (Te).

Quella delle turbosoffianti è una delle tipologie di pesca che crea i maggiori danni all’ecosistema marino essendo effettuata attraverso attrezzature che comportano, di fatto, un’aratura dei fondali sabbiosi e poi, attraverso la setacciatura del materiale sciolto, il prelievo di tutto ciò che abbia dimensioni assimilabili a quelle di una normale conchiglia.

Lungo la spiaggia di Torre Cerrano sono stati rilevati nel 2006 due esemplari spiaggiati di Trivia adriatica, un gasteropode con una piccola e bellissima conchiglia rosa. Specie molto rara ed endemica del Mar Adriatico, mai segnalata lungo i fondali antistanti la costa abruzzese.

Le ricerche effettuate su questa, come su altre centinaia di specie rare ed in via di estinzione, sono al momento ancora insufficienti a capire i meccanismi di funzionamento e l’evoluzione dell’ecosistema marino centro-adriatico nell'aea sottocosta. La presenza di una superficie di mare dove si possano approfondire gli studi, in un ambiente relativamente indisturbato, è la prima delle azioni indispensabili finalizzate a tutelare queste specie e, tra l'altro, a garantire anche ai volgolari un futuro lavorativo in un mare che sta esaurendo sempre più rapidamente le proprie risorse.

Cerrano’s Marine Protected Area is close to born. The AMP Authority is ready and the governmental technical process is closed as well. Clams’ fishermen don’t agree with the AMP’s rules wich forbids fishing with trawler and clam’s machine. They are organizing a protest in Pineto e Silvi, Towns involved in the AMP area. Clam’s fishing is one of the worst for the marine ecological system. Very important species have beeen observed on the Cerrano’s coast. Research is important to understand better this marine ecosystem. Research in a protected area is the only way to help the conservation of biodiversity as well as fishermen’s activity.

lunedì 7 gennaio 2008

Ripartita l’attuazione dei Piani del Parco

Dopo una prima fase di avvio, seguita alla promulgazione della legge quadro sulle aree protette nel 1992, durata quasi un lustro, in cui gli Enti Parco sono stati istituiti ed hanno avviato le proprie attività, e dopo la fase di immobilismo istituzionale che ha segnato, su questi temi, l’attività degli Enti Parco Nazionali dal 2001 fino allo scorso anno, finalmente si torna a parlare di Piani dei Parchi.
Dei 24 Parchi Nazionali italiani solo il Parco delle Dolomiti Bellunesi e il Parco della Valgrande, infatti, hanno un Piano vigente a tutti gli effetti. Considerando che alcui Parchi sono di recente istituzione e ancora nella loro fase istitutiva, come il Gennargentu, o hanno appena avuto la costituzione dell’Ente di gestione, come il Val D’Agri Lagonegrese, oppure stanno ancora costituendo i propri organici, come l’Appennino Tosco-Emiliano o l’Alta Murgia, i conti vanno fatti sui restanti 18 Parchi. Di questi, quasi tutti, hano avviato la predisposizione del Piano e ben 16 hanno la procedura di adozione a buon punto.
I recenti provvedimenti del Governo sono stati indirizzati a far riprendere il processo democratco e trasparente di approvazione dei Piani dei Parchi. Così, anche con l’impulso dei nuovi Presidenti e Commissari, si sono sbloccate molte delle situazioni di stallo in cui molte procedure si erano venute a trovare.
Il nucleo centrale del sistema APE-Appennino Parco d’Europa, costituito da quattro Parchi adiacenti tra le Marche ed il Molise, sta per avere una coerente e completa pianificazione. Il Majella e il Sibillini sono all’esame finale, il Gran Sasso-Monti della Laga sta chiudendo la fase di raccolta delle osservazioni e l’Abruzzo-Lazio-Molise sta avviando la pubblicazione.

Il Piano del Parco, lo strumento principe della gestione territoriale di un’area protetta, è tornato finalmente ad assumere la giusta importanza all’interno degli Enti di gestione dei Parchi. Con questo andrà ripreso il lavoro sui Piani Pluriennali Economico Sociali, altro strumento importante affinchè le aree protette diventino il traino per la promozione dei territori di maggior valore.
Sono questi strumenti che la normativa ha previsto come imprescindibili per i passaggi di trasparenza e partecipazione verso le collettività locali. Elementi importanti per uno sviluppo compatibile e veramente sostenibile del territorio.


Italian National Park Authorities are working on their own Main Plans. The National Park Main Plan is a very important tool for a National Park Authority as well as an instrument to involve peolple who live in the protected area to promotion and develope of tourism and economic resources.
Only the Dolomiti Bellunesi National Park has get a Main Plan as a law. All the other Parks are still working to. Since last year most of National Park Authorities have been working on that thanks to a Government impulse. Changes of Presidents and new ideas have been the solution to the problem.
In middle Italy four of the most important parks, witch are part of the APE network (Appennino as a Park of Europe), are closing all procedues of their own Main Plan.

venerdì 4 gennaio 2008

Nuove Aree Marine Protette in Campania



Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio ha firmato i decreti istituitivi di tre nuove aree marine protette in Campania. Dopo decenni di attesa nascono i parchi marini del Regno di Nettuno in provincia di Napoli, Santa Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi in provincia di Salerno.
"Con queste tre nuove aree protette - ha dichiarato il ministro Pecoraro Scanio - diamo una risposta concreta di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico campano. Stiamo realizzando una forte inversione di tendenza rispetto agli anni del precedente governo. Siamo tornati a investire sulle aree protette, convinti che queste offrano forti opportunità sia nella difesa del territorio come nel rilancio di un'attività turistica di qualità".

Le AMP di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi” sono situate all'interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Le acque intorno a Tresino e a Punta Licosa sono un vero scrigno di tesori naturali sommersi e la Baia degli Infreschi è uno dei pochi paradisi naturali ancora incontaminati esistenti lungo le coste della penisola.
L’AMP "Regno di Nettuno" è invece individuata attorno alle isole di Procida, Ischia e Vivara, luoghi da tutti conosciuti per la loro bellezza e per le importanti presenze naturalistiche dei fondali limitrofi.

Ci si augura che il Minitero dell’Ambiente dia ora seguito alla promulgazione dei decreti inerenti anche le altre Aree Marine Protette inserite nell’elenco delle aree di reperimento della legge 394/91. In particolare per quelle aree come quella di Torre Cerrano dove il procedimento amministrativo di costituzione del consorzio di gestione si è ormai concluso e, pertanto, non esistono più ostacoli nel percorso di condivisione delle scelte operato con gli Enti Locali.


New Marine Protected Areas have been created in Italy on the South of Tirrenian coast. The Environment Minister, Alfonso Pecoraro Scanio, signed the laws in last week. Name of the AMPs are: “Regno di Nettuno” wich involved Procida, Ischia and Vivara island; “Santa Maria di Castellabate” on the coast of Salerno with areas of Tresino and Punta Licosa and, last but not least, “Costa degli Infreschi”, the best coastal areaof the “Cilento Vallo Diano National Park”.
Now it’s time to carry on with theinstitution of the other Marine Protected Areas included on the n.394/91, the main italian law on the protected areas, where already exist the cooperation of local authorityes as well as in the Torre Cerrano’s AMP case.