Per una qualunque notizia, parere o informazione, su qualunque argomento e su chiunque, la risposta, oggi, è sempre la stessa: INTERNET.

Su questa pagina riporto più o meno quanto è già noto sul mio conto e qualcosa di più sui temi di interesse comune che seguo da vicino.


domenica 9 novembre 2008

Ciclisti ed Ambientalisti, alleanza importante!

Muoversi insieme tra appassionati di ciclismo e movimenti ambientalisti affinchè l'uso diffuso della bicicletta come mezzo di trasporto, ecologico per eccellenza, divenga una realtà almeno lungo la costa adriatica.
Questo è uno degli elementi di maggiore importanza che è emerso ieri a Giulianova (Te) in una gremita sala conferenze del Loggiato del Bevedere dove si è svolto l'incontro, organizzato dal Centro di Educazione Ambientale "Torresi", sul tema delle piste ciclabili lungo la valle del Fiume Tordino, per collegare Teramo alla costa, e attraverso la Riserva Naturale del Borsacchio, per completare il Corridoio Verde Adriatico Marche-Abruzzo.

La volontà di far utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto oltre che come strumento sportivo diviene, infatti, anche un sistema per rendere fruibili, in maniera sostenibile e quindi controllata, aree naturali di estrema importanza come gli alvei fluviali o le zone costiere non ancora antropizzate massicciamente. Una fruizione che può fare solo bene in considerazione dell'utilizzo a pseudo-discarica che la nostra epoca ha riservato a queste aree naturali laddove siano marginali rispetto ai luoghi maggiormente sorvegliati.
.

venerdì 7 novembre 2008

Pineto ... si può fare, basta volerlo!

Quando sento dire ad un amministratore di qualunque Ente o Autorità, che per fare tutela ambientale ci vogliono soldi, da un pò di tempo a questa parte rispondo sempre con la stessa frase: "perchè a Pineto hanno trovato il petrolio?".

No tutt'altro! A Pineto (Te), piccola e piacevolissima cittadina della costa adriatica abruzzese, non appena si è saputo che si volevano posizionare piattaforme di esplorazione petrolifera davanti alle loro coste si sono attivati per conoscere meglio la situazione al fine di mettersi al riparo da possibili conseguenze da un punto di vista ambientale.

Ma l'attività di quell'amministrazione sarebbe da prendere a modello per molti comuni abruzzesi e del resto d'Italia. Peccato che le statistiche sulla qualità di vita sia riservata alle grandi città!

In pochi anni il comune di Pineto ha introdotto la raccolta dei rifiuti porta a porta, ha salvaguardato da speculazioni edilizie i territori collinari e gli spazi agricoli, ha promosso l'istituzione dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano, ha tutelato una pineta storica di grande estensione e gli ultimi lembi di duna costiera in Abruzzo, ha riqualificato gli edifici e gli spazi storici del paese, ha realizzato decine di chilometri di piste ciclabili, ha abbellito ed esteso le aree pedonali del centro, ha introdotto i parcheggi rosa per le mamme in attesa, ha combattuto l'inquinamento dei fiumi, ha tutelato le aree naturali fluviali, ha avviato programmi culturali di prim'ordine, ha ottenuto la certificazione EMAS,

ha fatto, insomma, tutto ciò che qualunque società civile dovrebbe avere come base nella proprie aspirazioni. Senza clamori, senza aver vinto alla lotteria e senza voler insegnare nulla a nessuno.
Un insegnamento l'hanno comunque dato: quando si vuol fare ... si può!
Centro Sinistra? Centro Destra? E a chi interessa!!? Hanno semplicemente fatto bene!!!
.

lunedì 3 novembre 2008

Petrolieri in Adriatico

La Petroceltic International si è aggiudicata presso il Ministero per le Attività Produttive nove permessi di esplorazione per giacimenti di petrolio in Adriatico al largo della costa abruzzese. La società irlandese ha ottenuto lo sfruttamento incondizionato di vaste zone dell'entroterra abruzzese e di un'area costiera che si estende da Martinsicuro alle Isole Tremiti.

John Craven, direttore esecutivo della Petroceltic International: «L'Italia è un buon posto dove fare business. Le condizioni fiscali sono favorevoli, i costi di estrazione bassi, non ci sono rischi politici, le infrastrutture sviluppate, la competizione è limitata ed i produttori possono beneficiare di prezzi elevati per quanto riguarda petrolio e gas».
La vicenda è sbarcata qualche giorno fa in Parlamento. Il senatore Legnini ha interrogato il ministro dell'Ambiente. «Risultano rilasciate varie autorizzazioni per l'estrazione di petrolio e gas su terra e mare. E' in fase di avvio il centro Oli di Ortona, contro cui si è schierato il consiglio regionale abruzzese. E, soprattutto - ha dichiarato l'onorevole del Pd - risultano rilasciati nove permessi di ricerca petrolifera alla Petroceltic, per un totale di circa 2.500 chilometri quadrati, sul Mar Adriatico». Risposta del ministro Vito: «Confermo l'apprezzamento del Governo rispetto alla prosecuzione delle attività di ricerca e estrazione, che rivestono una grande importanza nel quadro del fabbisogno energetico del Paese».

Chi ci guadagna? Lo Stato incassa cinque euro e sedici centesimi per metro quadro in concessione annuale: una miseria che non tiene conto dei probabili danni ambientali «Con pochi soldi possono sfruttare ed inquinare l'Abruzzo e l'Adriatico infischiandosene di noi cittadini», risponde Giusto Di Fabio, presidente del Comitato Natura Verde. «Siamo molto preoccupati - gli fa eco Maria Rita D'Orsogna, docente alla California State University at Northridge di Los Angeles - Questo petrolio è di scarsa qualità, pieno di impurità e di zolfo. E' solo speculazione. L'Adriatico impiega 100 anni per ripulire le acque superficiali. E ogni minimo incidente si trasformerebbe in una catastrofe» attesta la scienziata.

Nel capitale di Petroceltic International è recentemente entrato (quota del 22,6%) il gruppo spagnolo Iberdrola, con un aumento di capitale da 55 milioni di dollari, da usare per finanziare le nuove esplorazioni in Adriatico.

Tratto da: La Stampa del 28/10/2008