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sabato 19 dicembre 2009

Un mondo al contrario

Sette Capodogli muoiono sulle spiagge della puglia. Colpa dei sonar dei militari o delle compagnie petrolifere. No magari sono state le buste di plastica. Sette Capodogli sono forse il numero di balene presenti in quel momento in Adriatico. Sette balene di quelle dei grandi romanzi, delle grandi epopee della pesca, dei cartoni dei bambini. Il simbolo della vita sulla terra: meravigliosi mammiferi che vivono in mare; l'origine della vita.
La notizia è quasi ignorata dalla stragrande maggioranza della popolazione in Abruzzo e nelle Marche. L'interesse dei politici marchigiani è tutto rivolto al rigassificatore di Porto Recanati: soldi freschi per il Comune e la Regione, un'occasione unica che salva il bilancio di pochi amministratori, per pochi anni, a spese di tutti e a danno dell'ambiente. E chi se ne frega!

Il traffico ingoia le città , l'inquinamento uccide anche più degli incidenti automobilistici, usare la bicicletta vuol dire rischiare la vita, uscire di casa con un passeggino diventa un'impresa. Le automobili hanno ormai intrappolato l'uomo nelle proprie case. Trenitalia taglia il 90% delle fermate alle stazioni di San Benedetto e Giulianova. Rende impossibile un pendolarismo su mezzi pubblici e fornisce l'ennesimo colpo basso al turismo costiero adriatico. Spacca e Chiodi trionfalmente annunciano in pompa magna un'altra autostrada! E' chiamata la Dorsale alternativa che favorirà lo sviluppo. Ma alternativa a cosa? Sviluppo di cosa? Non si sono mai visti i pompieri usare benzina per spegnere il fuoco, usano sempre l'acqua. Chissà, forse ci sarà un motivo!

Il commercio al dettaglio nei centri storici è ormai massacrato dai Centri Commerciali di periferia. Sono il luogo più sicuro dove si può andare a fare shopping senza rischiare di rimanere intossicati dall'inquinamento o avere i figli investiti da un'automobile. Ormai la conocorrenza si batte solo pedonalizzando le strade e creando i cosiddetti centri commerciali naturali, luoghi di alta qualità ambientale e di vita che danno spesso nuova linfa ai centri storici. A Civitanova esultano per la pioggia che ha ridotto l'inquinamento dell'aria. Il Sindaco trionfante può riaprire al traffico il centro storico nelle domeniche vicine alle festività natalizie. Salvaguardare sempre e solo l'interesse di pochi, il denaro di una èlite a scapito dell'ambiente e degli interessi della collettività.

Non so perchè ma ho l'impressione che tutto ciò non abbia nulla di diverso da ciò che è andato in scena nei giorni scorsi a Copenaghen: tutti sanno ma nessuno vuol fare, la parola d'ordine è rimandare; chi vivrà vedrà!.
Siamo una generazione che ha prodotto dei mostri: una classe politica capace di guardare solo il dito senza neanche sapere se stia indicando davvero la luna!
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