A Bologna a fine gennaio finalmente si avrà il coraggio di mettersi in discussione. Il mondo degli architetti ha, infatti, sempre guardato con diffidenza coloro che in qualunque modo credevano nella primaria importanza dei cicli della natura e del rispetto verso gli ecosistemi, nonchè agli aspetti sociali delle comunità insediate storicamente sul territorio. Da qualche tempo queste tematiche sono entrate davvero nei dibattiti delle scuole di architettura.
Per la nostra epoca, contrassegnata da razionalità ed economicità, parlare di ecologia e di sociale diventa importante. Se ciò poi avviene in dibattiti voluti da quello stesso ambiente che ha consacrato le "archistar" nel mondo ed ha giustificato qualunque intervento si sia sviluppato a danno del patrimonio naturale, tutto ciò diviene davvero un momento di svolta.
In un programma valido e nutrito di presenze ed argomenti tra i più vari, due sono gli incontri maggiormente rivoluzionari:
1) L'incontro con Franco La Cecla, antropologo, ricercatore nel settore dell'urbanistica ed autore, tra gli altri, di un recente saggio "Contro L'Architettura" divenuto in breve un testo fondamentale per capire il mondo deviato in cui si muove l'architettura moderna.
2) Il dibattito con Jeremy Rifkin, professore dell'Università di Berkley, ormai conosciuto in ogni parte del mondo per le sue profetiche teorie sulla difficoltà per il pianeta di sopportare le attuali forme di sviluppo.
Il programma completo è scaricabile su www.urbaniafestival.it .
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