In questo periodo, in seguito all’interdizione dell’accesso alle spiagge per l'emergenza Covid-19 e al conseguente basso disturbo antropico, la natura in genere, tra cui specie animali di particolare interesse, si sono diffusi ovunque. Quando questo periodo di “coprifuoco“ terminerà e si riprenderà una regolare fruizione degli arenili demaniali, le azioni di preparazione per l’attività turistica, o anche il semplice passeggio con i cani, potrebbero creare non pochi problemi a specie protette da normative nazionali e comunitarie.
Il WWF Italia al Comando Generale della Capitaneria di Porto e a seguire nelle Marche, in Emilia Romagna e in Abruzzo, tutte le associazioni di protezione ambientale, hanno chiesto ai Comandi locali ed ai Comuni costieri di voler operare con le azioni più idonee che di seguito si propongono alla Vostra cortese attenzione.
Sono stati riportati dalla stampa e sui social, in questi giorni, numerosi casi
inconsueti di frequentazione e di nidificazione di uccelli in aree urbane
solitamente molto antropizzate. Sono numerose anche le specie, tra cui alcune
rare e protette ai sensi delle leggi italiane e delle Direttive europee, che
nidificano a terra negli habitat costieri. Tra esse vi sono la Beccaccia di
mare, Haematopus ostralegus, il Fraticello,
Sternula albifrons ed il Fratino, Charadrius alexandrinus, specie, quest’ultima, simbolo della
biodiversità e della protezione degli ecosistemi costieri, minacciata di
estinzione e dal disturbo antropico.
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