Lettera aperta al Presidente
della Regione Abruzzo Gianni CHIODI
Sig. Presidente Gianni Chiodi, in seguito ad un articolo di Repubblica del 26/2/09 in cui l'Abruzzo figurava tra le regioni favorevoli ad ospitare centrali nucleari nella regione Abruzzo, lei espresse la sua contrarietà all’installazione dei suddetti impianti, dimostrando una visione moderna di sviluppo e rispetto per le generazioni future .
Martedì 3 marzo 2009 fu presentata in Consiglio regionale una risoluzione urgenterecante una proposta di deliberazione per formalizzare la contrarietà del Consiglio, all'ipotesi di installazione di una centrale nucleare e siti di stoccaggio di materiale radioattivo da far pervenire al Presidente del Consiglio dei Ministri .
Inspiegabilmente tale risoluzione è stata bocciata da 22 consiglieri del centro destra .
Non ci risultano atti sostitutivi di fondata rilevanza che avvalorino la sua contrarietà, e se le buone intenzioni non sono seguite da atti concreti - come lei ben saprà -, assumono tutta l'aria di una vera e propria presa in giro .
A fine settembre, per le Regioni, scade il termine per impugnare la Legge 99 del 23 luglio 2009 su “Sviluppo, internalizzazione delle imprese ed energia” che reintroduce in Italia il nucleare.
Trascorso questo termine il governo potrà decidere in totale autonomia dove collocare le centrali nucleari (se ne ipotizzano 8-10), scavalcando completamente i Governi locali, impedendo l’informazione dei cittadini fino ad arrivare alla militarizzazione degli impianti la cui localizzazione sarà proposta da operatori privati. Le regioni non avranno nessuna voce in capitolo tranne un parere non vincolante in sede di Conferenza unificata Stato Regioni. Un iter di questo genere è in assoluto contrasto con quanto stabilisce il Titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle Regioni in materia di Governo del territorio e sul rispetto del principio di leale collaborazione.
Pertanto, preghiamo lei e tutti i consiglieri regionali prima del 30 settembre, nei modi a lei congeniali e rigorosamente formali a produrre una netta e chiara contrarietà all'installazione di centrali nucleari e depositi di scorie radioattive nella regione Abruzzo, ed ad impugnare innanzi alla Corte Costituzionale la l. n. 99/09 in materia di energia nucleare entro i termini di legittimità costituzionale, come peraltro è già stato fatto da altre Regioni".
WWF, Legambiente, Greenpeace
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venerdì 25 settembre 2009
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