Lo inquiniamo quotidianamente con l'apporto dell'acqua di fiumi che puzzano di fogna, ci si naviga con una quantità enorme di imbarcazioni che non hanno nulla di ecosotenibile, scarifichiamo i fondali costantemente durante tutto l'anno, a largo con lo strascico e sotto costa con le turbosoffianti, cementifichiamo la costa e livelliamo le poche dune residue con ruspe ed escavatori, continuiamo a costruirvi piattaforme offshore e gassificatori, riusciamo, all'insaputa di tutti, anche ad affondarvi carrette del mare cariche di residui tossici e, addirittura, durante l'ultimo conflitto nella ex-Jugoslavia, vi abbiamo sganciato una tale quantità di bombe inesplose da far risollevare l'economia Usa,
... eppure ... non vuole morire!!!.
Nei mesi scorsi una Megattera (Megaptera novaeangliae), ora addirittura le Mante (Mobular mobular), avvistate qualche giorno fa a largo della costa abruzzese da volontari di Marevivo.
Questo mare continua a sorprenderci ogni giorno di più, come se avesse deciso di tirar fuori i suoi migliori gioielli per convincerci a salvarlo.
SALVARTI? Giammai!
Sono le tue ultime cartucce, caro mio amico mare: presto ti ridurremo in una pozza maleodorante!. Noi da quassù non abbiamo alcuna intenzione di cambiare le nostre strategie!
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