Il danno all'ecosistema fluviale è rilevante e lo si sta valutando con il supporto del personale della Riserva e Oasi WWF.
Vista la presenza nel corso d'acqua della Trota macrostigma, tra l'altro, l'intervento andava sottoposto a valutazione di incidenza ambientale senza pensare in alcun modo di procedere alla liberazione di pesci di qualsiasi provenienza.
Si tratta di un grave episodio accaduto in una delle più belle e ben gestite Riserve Naturali abruzzesi.
La speranza di tutti è che ora il Sindaco e l'Amministrazione comunale, sempre vicini alla Riserva, non si lascino abbagliare dal solito ritornello in cui la "pesca sportiva" o la "caccia" vengono presentati come fonte di sviluppo; affermazione tanto vecchia quanto falsa e strumentale, ma purtroppo ancora utilizzata per appoggiare operazioni quanto mai dannose sia per l'ambiente naturale che per i delicati equilibri delle economie di nicchia dei piccoli paesi che ruotano anche intorno al buon funzionamento delle aree protette.
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